2020 – BANDO RIFUGIO BRUSA PERONA

Nel 2020, la partecipazione al bando per il rifugio Oliva Brusa Perona coincide con l’ingresso di Stefano nella cooperativa. É lui, infatti, a proporci il nuovo e ambizioso progetto mentre chiede di unirsi al nostro gruppo. Stefano è un educatore, il quarto della cooperativa e nutre una passione profonda per la montagna. Ci racconta di aver visto la potenzialità di un luogo così ameno come trait d’union tra i progetti in essere e quelli che ronzano nella sua testa da tempo, soprattutto legati alla montagnaterapia. Ne rimaniamo tutti entusiasmati e cominciamo a fantasticare su cosa possa diventare quel posto, mantenendo la sua funzione originale, quella di luogo sicuro e di accoglienza. Ci diciamo che questo sì lo sappiamo fare e lo sperimentiamo tutti i giorni. Si parte dalle nostre esperienze, professionali e non, e dalle nostre passioni, declinate in attività che si possano proporre in montagna, su quella montagna. Ognuno porta il suo pezzo, grande o piccolo che sia, e prende vita la proposta che abbiamo presentato nella parte precedente. Qui non ci dilungheremo ulteriormente. Ci soffermiamo, però, sul momento che stiamo affrontando perché, e non è nostra intenzione nasconderlo, ci ha fatto vacillare nella scelta. L’orizzonte, è necessariamente ridotto all’oggi, perché è difficile, se non impossibile, ragionare sul medio o, addirittura, lungo periodo. A oggi, fine marzo 2020, quando stiamo scrivendo queste righe, l’Italia e il mondo intero, vivono un tempo di profonde incertezze e preoccupazioni in moltissimi ambiti ma, soprattutto, in quello umano ed economico. Non si può affrontare una nuova sfida senza considerare questi aspetti e noi ne abbiamo dibattuto davvero a lungo e, telefonicamente, ci siamo confrontati anche con Voi. Le riflessioni su come proteggersi da uno scenario difficilmente ipotizzabile che si presenterà alla fine del periodo di emergenza, hanno occupato la gran parte dei nostri pensieri. Rincuorati dalla rassicurazione da parte Vostra di potersi confrontare apertamente in caso di assegnazione alla nostra cooperativa, abbiamo ritenuto di avere tutti gli elementi per prendere una decisone sensata. Da qui, ci siamo lasciati per un po’ di tempo per sedimentare le paure e vedere cosa sarebbe riaffiorato in superficie. Il risultato lo conoscete già e questo lavoro è qui a testimoniarlo. Vogliamo condividere con Voi, però, quello che ci ha portati a partecipare comunque al bando con la voglia e l’ambizione di vincerlo. Ci siamo detti che in un periodo così complesso e mai vissuto in precedenza dalla nostra generazione, non si possa rimanere ad aspettare passivamente tempi migliori. Ci vuole un po’ di sana incoscienza, certo, per mettersi a costruire oggi e per rilanciare anziché aspettare al sicuro ma noi crediamo fortemente che sia la sola strada percorribile.